Dopo un po’ di mesi inizio a fare la lista delle cose che a me piacciono nel milione di metri quadri che è Expo.
La sala dei semi e quella dei paesaggi al Padiglione Zero, la sala degli specchi di Palazzo Italia, le degustazioni del supermercato biologico in Biodiversità, il caffè in Uganda al Cluster Caffè, il gelato Pernigotti al Cluster Cacao, le amache a Cascina Triulza, le tigelle ricotta-noci-nutella dietro la Corea, l’albero della vita visto dall’alto di Palazzo Italia!
Prendere in prestito la bici del superiore per fare quei centro metri dietro i padiglioni, senza farsi vedere, per sentirsi “fighi” anche solo per qualche minuto, e per lo stesso motivo fingere la prova radio con la Tetra del capo squadra!
Godersi il Decumano alle 7.15 del mattino, silenzioso, fresco, vuoto, e appena illuminato da un pallido sole.
I pranzi e le cene fra colleghi, perché stare insieme è più bello, perché insieme siamo forti. Le partite virtuali a Trivial Crack, raccontarsi le ferie e i giorni di riposo, cosa facevamo prima e cose faremo poi, le foto con i totem perché… dovremo pur controllare se funzionano?!
#lemiecosebelle
