Un professore racconta il suo incontro con i giovani a L’Impronta, diverso da quanto si aspettava
Ormai tre anni fa iniziai la mia prima lezione all’Impronta. Sapevo che avrei avuto di fronte giovani menti che, oltre alla normale magmatica forma, oltre alla normale sete di sapere ed oltre ai normali disorientamenti adolescenziali, mi avrebbero messo alla prova con spiccate sensibilità. Ma è stato davvero incredibile disattendere quest’aspettativa di “essere messo alla prova”, per vivere l’esperienza di un percorso corale con ragazze e ragazzi che hanno saputo condividere le loro emozioni. Un’esperienza che ha reso quanto più tangibile possibile l’inevitabile e profonda commistione tra mente ed emozione.