La mamma di P. racconta come l’educazione parentale ha cambiato suo figlio.
Ho incontrato la Cooperativa l’Impronta alcuni anni fa. Mio figlio si era rinchiuso in sé stesso e aveva smesso di andare a scuola. Non usciva dalla sua camera e non parlava più con nessuno, neppure noi genitori.
Non sapendo quanto tempo ci sarebbe voluto perché venisse fuori da questa situazione (ho creduto tenacemente che prima o poi sarebbe successo), e avendo saputo dell’esistenza della cooperativa ho chiesto un colloquio per capire quali strade si potessero percorrere.
Ho trovato una persona molto accogliente ed empatica dalla quale mi sono sentita rassicurata in un momento di mia grande fragilità.
Mi è stato detto che non appena il ragazzo si fosse sentito di riprendere gli studi loro sarebbero state felici di poterlo accompagnare e mi è stato spiegato come. Ho sentito che c’era un’attenzione particolare alla sua situazione e non un interesse generico.
Quasi un anno e mezzo dopo mio figlio stava meglio, ma non così tanto da sentirsi in grado di tornare a scuola in una classe. Così gli ho proposto la scuola parentale e ha conosciuto gli insegnanti de L’Impronta.
Per un anno lo hanno seguito e preparato per sostenere gli esami di ammissione alla classe terza dell’istituto tecnico Severi. Hanno fatto perfino una simulazione d’esame. È stata per lui un’esperienza straordinaria.
Oltre a passare gli esami di ammissione brillantemente e a ricevere i complimenti degli esaminatori, ha acquisito competenze che negli anni seguenti gli sono state di grandissima utilità.
Ha imparato a studiare da solo e a organizzare i tempi di studio. Ha imparato a relazionarsi con l’insegnante, abilità che gli ha permesso in seguito di superare le timidezze riuscendo a fare domande per sciogliere dubbi. Questo ha fatto sì che i compagni abbiano cominciato a tenerlo in grande considerazione perché anche loro ne traevano beneficio.
È passato da essere timido a essere sempre più sicuro di sé. Nel tempo della DaD non ha avuto problemi e anzi ha aiutato molti compagni.
Ho assistito a una trasformazione di mio figlio che l’accompagnamento paziente edefficace degli insegnanti della cooperativa in un momento così delicato per lui ha reso possibile, oltre ovviamente al suo impegno.
Un altro aspetto importante è stato l’accordo con la scuola per svolgere il programma parallelamente a quello della classe dove è stato inserito anche se non frequentante. Anche di questo si è occupata la cooperativa sollevando non poco noi genitori.
Un’ultima cosa voglio dire: è stato un impegno economico non da poco, in famiglia abbiamo fatto delle scelte e rinunciato a cose meno importanti. Oggi dico che non avremmo potuto spendere meglio quel denaro. Un investimento per la vita.