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Perché è bello il latino? A che cosa serve studiarlo oggi? Ce lo racconta una nostra prof!

Lezioni e ripetizioni a Padova

Quando è nato il tuo interesse per il latino?

Ho sempre amato il mondo antico. Sognavo di fare l’archeologa, scavare i siti misteriosi e trovare reperti sensazionali… decifrare le lettere scritte sui monumenti millenari mi sembrava affascinantissimo.

Crescendo, però, ho capito che più che la storia a me piacevano le parole, o meglio, il modo che le persone hanno avuto nei secoli per trovare le parole e tradurre così ciò che provavano o pensavano.

Per questo, scelto senza indugi l’indirizzo della scuola, in terza media ho partecipato ad un laboratorio di avviamento al latino. Ho pensato fosse molto divertente, imparare la prima declinazione e tradurre le prime frasette di qualche parola. Approdata finalmente al Liceo, ho capito che di divertente non c’era proprio un bel niente!

I primi due anni di grammatica pura mi sembrava di studiare argomenti casuali, senza un nesso, senza motivo, solo una sfilza di cose da imparare a memoria. Mai avrei detto che avrei continuato a studiare quella materia.

E poi cosa è successo?

Al terzo anno, è scattato qualcosa. Mi sono trovata davanti a un testo di letteratura latina, l’ho guardato, e ho finalmente capito che quei due anni di sofferenza mi stavano dando la chiave per decifrare quelle parole, ciò che l’autore (era Catullo) voleva dire…a me, che lo leggevo duemila anni dopo! Finalmente sono riuscita ad entrare in armonia con la lingua, e, stranamente, nonostante le maledizioni lanciate durante le traduzioni più difficili, è persino tornato ad essere divertente.

Il latino può essere divertente?

Sì! Si tratta di una lingua estremamente logica ed è questa la sua bellezza nascosta. Una volta ottenuti gli strumenti (processo sicuramente laborioso), decifrarlo diventa una sfida. Sicuramente è difficile, ma la soddisfazione che dà quando i tasselli si ricompongono ripaga di tutto.

Perché studiarlo? Del resto, è una lingua morta, no?

Il latino vive, vive nelle numerose lingue a cui ha dato origine. Fa parte delle nostre radici, del mondo così come noi oggi lo definiamo e conosciamo. Non è solo un fattore culturale però: imparare a capire regole e norme di una lingua base, partendo da come la si costruisce invece che da come la si parla, rende estremamente più facile prendere dimestichezza con tutte le altre grammatiche.

Perché è utile?

Impararlo allena la mente in modo che sia estremamente più elastica da questo punto di vista. A ciò si aggiunge il fatto che sia fino a un certo punto una lingua di interpretazione: essendo soprattutto logica, insegna a pensare e ad approcciarsi in ogni ambiente con un’ottica logica ma flessibile. Insegna ad assumere un punto di vista, ad interpretare la realtà partendo dalle proprie conoscenze.

Per me, che sono distantissima da un modo di pensare matematico, è stato molto utile sviluppare questa capacità. E poi, mi ha permesso di entrare in una relazione profonda con le mie amate parole. Ne ho imparate di nuove, meravigliose, e ho scoperto la misteriosa, affascinante e a volte giocosa origine di altre. Gli autori latini infatti hanno preso la loro lingua e l’hanno reinventata ogni volta, plasmandola per trasmettere emozioni e concetti, idee e filosofie, arricchendola continuamente di sfumature e sinonimi. Hanno creato termini nuovi per riuscire a esprimersi nel modo migliore e più personale possibile. 

Proprio grazie a questa inventiva, il latino è tuttora una lingua multicolore e che, nonostante la si appelli continuamente come “morta”, ha tantissimo ancora da dire e da scoprire.

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