Una nostra studentessa privatista ha tratto ispirazione per la maturità dalla visita alla mostra “Monet – Capolavori dal Musée Marmottan-Monet. Parigi”
Alla prova di Stato ho scelto la traccia C1 “Elogio dell’ Imperfezione” di Rita Levi-Montalcini collegandola con spunti di altre materie tra cui anche arte. Ho parlato di molti artisti tra cui Monet, perché secondo me la corrente impressionista è un Elogio dell’imperfezione.
Imperfezione è qualcosa che va fuori dalle regole, dagli schemi imposti dalla società.
Impressionismo cos’è? Una corrente artistica che si stacca da questi schemi, da disegni preparatori, da contorni come Art Pompier e utilizza la tecnica delle pennellate veloci, imprecise, imperfette per ritrarre il soggetto. Da quelle pennellate imperfette nascono opere d’arte che ci regalano emozioni e ci fanno cogliere l’attimo di quel preciso momento. Impressionismo è un elogio all’imperfezione e Monet riesce a comunicarcelo così, nel regalarci la bellezza dell’imperfezione.
La mostra “Monet – Capolavori dal Musée Marmottan-Monet. Parigi”, ospitata al Centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova, era una full immersion nella vita dell’artista. Diversamente da altri musei, questo, oltre ai quadri appesi alle pareti, prevedeva delle stanze che con un gioco di luce e specchi ti facevano sentire come una ninfea del suo laghetto. Da un momento all’altro immaginavo Monet, sul ponte, che con tela e pennello iniziava a dipingere.
Attraverso i suoi quadri, ho ripercorso la vita dell’artista e compreso come fino alla fine non abbia mai smesso di fare quello che più amava: dipingere.